GIORNATA DELLA MEMORIA
XXVII GENNAIO MMXII
INSTALLAZIONE PRESSO LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI
VIGASIO
GIORNATA DELLA MEMORIA
XXVII GENNAIO MMXV
INSTALLAZIONE PRESSO LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI NOGAROLE ROCCA
GIORNATA DELLA MEMORIA
XXVII GENNAIO MMXVII
INSTALLAZIONE PRESSO LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI
VIGASIO
INSTALLAZIONE PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA 2018
Autore.
Alunni della scuola secondaria di primo grado di Vigasio.
Dimensioni.
Diametro della rotonda 7 metri.
Tecnica e materiali.
Carta da pacchi plastificata con vinavil, tempera pastelli a matita, filo di bava per le sospensioni.
Collocazione originale.
Ingresso dell’edificio scolastico della scuola secondaria di primo grado di Vigasio.
Dopo essere stata smontata l’installazione, gli elementi sono stati riutilizzati per
creare un nuovo pannello decorativo.
Committenza. Insegnanti di arte, di musica e di italiano.
Fonte. Riflessioni degli alunni guidati dagli insegnanti.
Una grande installazione sospesa nell’atrio dell’edificio scolastico è costituita da trenta sagome di braccia, mani, occhi dipinti e accartocciati.
La composizione intrecciata delle braccia, occupa il vuoto architettonico di forma circolare nel soffitto e la disposizione degli occhi, sospesi da fili di bava, seguono la circonferenza della balaustra.
L’opera è figurativa e permette allo spettatore di riconoscere perfettamente le parti del corpo umano: braccia e occhi.
Gli stili cambiano per la rappresentazione delle singole parti: gli occhi dipinti risultano realistici, curati nelle singole parti che li costituiscono: pupilla, iride colorata, sclera, ciglia, sopracciglia e palpebra.
Le braccia semplificate e sagomate, sono costituite da tre parti unite fra loro da spago annodato. La carta dell’intero braccio presenta strappi che lacerano la superficie.
I disegni degli occhi di colori diversi, sono incollati sul fronte e sul retro di un foglio accartocciato che ne impedisce parzialmente la visione.
Il colore predominante è il bianco e gli unici elementi cromatici appartengono agli occhi.
L’installazione suggerisce all’osservatore di porsi in atteggiamento di riflessione sulla Shoah, anche in assenza di riferimenti espliciti agli avvenimenti tragici accaduti durante i regimi nazisti e fascisti.
Attraverso gli occhi, l’uomo vede il suo simile e osserva le azioni che compie: benevoli o malvagie.
Con il gesto delle braccia protese per raggiungere il suo simile, l’uomo sceglie di compiere azioni benevoli o malvagie.
Così accade quotidianamente:in classe, durante la ricreazione, in strada, in famiglia, con gli amici, nel gruppo, nel paese, nella città e nel mondo intero. L’uomo può essere testimone (vedere con gli occhi) di fatti malvagi che ledono la libertà del suo simile e l’uomo possiede la libertà di denunciare( l’azione delle braccia protese)o ignorare( far finta di niente) tali azioni. Ogni scelta individuale produce effetti sull’intera collettività. Così nella storia passata e presente.
Inizio lavori per realizzare l'installazione per la giornata della MEMORIA XXVII GENNAIO MMVIII :
ritaglio delle sagome di mani e braccia - colla e carte per irrobustire l sagome delle mani - Occhi fotocopiati e colorati
Braccia e Mani :
Sotto: Colori per formare le tinte degli occhi e dell' incarnato
Sotto: Fasi per stropicciare il foglio di album(33 x 48 cm) e incollare gli occhi dipinti
I N D I F F E R E N Z A
E’ la parola chiave per la Commemorazione della Giornata della Memoria.
Dall’ascolto di un’intervista rilasciata da Liliana Segre è nata l’idea per il lavoro scolastico iniziato il 27 gennaio 2019.
La sopravvissuta ai campi di sterminio ha suggerito la parola INDIFFERENZA agli artisti che si sono occupati dell’installazione permanente al binario 21 della stazione di Milano.
La scuola secondaria di primo grado di Vigasio propone il coinvolgimento delle discipline di arte, musica e lettere.
Il lavoro è così strutturato:
ARTE
I ragazzi rielaborano in composizioni modulari le lettere della parola INDIFFERENZA e le parole efficaci per sconfiggere l’ INDIFFERENZA.
Il risultato finale sarà il mosaico parietale nell’atrio circolare della secondaria di primo grado realizzato con le tessere della Fondazione Bisazza.
Purtroppo la prosecuzione della decorazione musiva era stata bloccata l’anno scorso perchè il progetto di ampliamento della scuola, prevedeva l’abbattimento della parete iniziata. Per fortuna non è stato così e i lavori sono ripresi in novembre 2019.
Parole contrapposte, suggerite dai ragazzi, per non alimentare l'Indifferenza:
agire, parlare, informare, aiutare, consolare, scusare, difendere, ascoltare, dialogare..
Sotto: FIGURE 1 e 2
PROGETTO PER LA DECORAZIONE inizio dei lavori nel 2018
Sotto: Video per Attività n.1
Guardo il video e di seguito troverai le indicazioni scritte.
Attività n.1
In vista degli esami propongo la seguente attività:
PROGETTO LA MIA IDEA DELLA PAROLA INDIFFERENZA
Materiale e strumenti e tecniche :
fogli da disegno dell'album -
matita leggera per lo schizzo iniziale -
tecniche che ho conosciuto nei tre anni
INDICAZIONI
FASE 1
FASE 2
Sotto
Galleria di opere degli alunni inerenti l'attività n.1
INDIFFERENZA RIELABORATA - TRIDIMENSIONALE - parte seconda
Attività n. 2
Guardo il video nel sito - galleria opere alunni - Giornata Memoria 2020
Continuo Attività n.2
PRODOTTO FINALE:
Legenda per l'interpretazione del mosaico INDIFFERENZA
1) Denuncia: Sara Nazzaro II B
2) Aiuto:Robert Anghelus II B
3) Difesa: Matilde Macor II B
4) Dignità: Valentina Milani II B
5) Spiegare: Andrea Farinazzo III C
6) Dialogare: Matilde Bianchi III C
7) Rispetto: Sara Balli III C
8) - 41 ) Parlare: Sayari Basma III C - La 41: 27 gennaio 2019 la Preside ha incollate
20) Verità: Noemi Zorzella IIIB
31) Vicinanza: Anita Zerman IIIB
40) Agire: Elena Gaiardoni III B
42) Aiutare: Kawane III B
GIORNATA DELLA MEMORIA M M X X
Alle colleghe e ai colleghi di arte, lettere e musica.
INDIFFERENZA
E’ la parola chiave per la Commemorazione della Giornata della Memoria.
Dall’ascolto di un’intervista rilasciata da Liliana Segre è nata l’idea per il lavoro scolastico iniziato il 27 gennaio 2019.
La sopravvissuta ai campi di sterminio ha suggerito la parola INDIFFERENZA agli artisti che si sono occupati dell’installazione permanente al binario 21 della stazione di Milano.
La scuola secondaria di primo grado di Vigasio propone il coinvolgimento delle discipline di arte, musica e lettere.
Il lavoro è così strutturato:
ARTE
I ragazzi rielaborano in composizioni pittoriche modulari le lettere della parola INDIFFERENZA e le parole efficaci per sconfiggere l’ INDIFFERENZA.
Il risultato finale sarà il mosaico parietale nell’atrio circolare della secondaria di primo grado realizzato con le tessere della Fondazione Bisazza.
Purtroppo la prosecuzione della decorazione musiva era stata bloccata l’anno scorso perchè il progetto di ampliamento della scuola, prevedeva l’abbattimento della parete iniziata. Per fortuna non è stato così e i lavori sono ripresi in novembre 2019.
MUSICA
Brani
ITALIANO
I colleghi di lettere delle classi TERZE, che intendessero partecipare, guideranno i ragazzi a rielaborare e produrre brevi testi scritti da leggere o recitare , inerenti la parola INDIFFERENZA e alle parole efficaci per sconfiggere l’ INDIFFERENZA .
Sotto: Inizio dei lavori in dicembre 2019
Attività.n 2
Le PIETRE DI INCIAMPO scaturiscono dalla mente di un artista tedesco : Gunter Demning.
L'idea è quella di depositare , nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una MEMORIA DIFFUSA in ricordo dei cittadini europei deportati nei campi di sterminio dai nazisti.
L'iniziativa, attuata in diversi paesi europei,
Consiste nell'incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
L'iniziativa è partita a Colonia nel 1992 e ha portato, a inizio 2019, all'installazione di oltre 71 000 "pietre". La cinquantamillesima pietra è stata posata a Torino.[2] I blocchetti si possono trovare in quasi tutti i paesi che furono occupati durante la seconda guerra mondiale dal regime nazista tedesco, oltre a ciò anche nella Svizzera, in Spagna e Finlandia. Finora solo l'Estonia, Bielorussia e alcuni paesi balcanici non hanno aderito al progetto.[3]
La MEMORIA consiste in una piccola targa d'ottone della dimensione di un sampietrino (10 × 10 cm), posta davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla quale sono incisi il nome della persona, l'anno di nascita, la data, l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Questo tipo di informazioni intendono ridare individualità a chi si voleva ridurre soltanto a numero. L'espressione "inciampo" deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell'opera.